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Obesità del gatto casalingo
Il mondo degli animali domestici a volte è vittima delle stesse cattive abitudini del mondo degli esseri umani, compresa l’obesità. Anche i gatti possono soffrire di troppi chili in più. La vita sedentaria in appartamento e abitudini alimentari sregolate allargano la silhouette del gatto. Nuoce anche alla sua salute perché l’obesità del gatto aumenta il rischio di malattie al sistema cardiocircolatorio. Tra le patologie correlate al sovrappeso/obesità del gatto ci sono il diabete, malattie cardo-vascolari, patologie articolari e varie patologie metaboliche tra cui, anche se indirettamente, la lipidosi epatica. Consapevolizzarsi che si ha un gatto in sovrappeso è il primo passo importante mentre il secondo, ma di pari importanza, è rendersi cono che questo stato è direttamente correlato all’alimentazione. La stretta correlazione tra peso del proprio gatto e l’alimentazione, anche se può sembrare scontata, è uno tra i punti più difficili da accettare.
Come valutare l’obesità del gatto?
Bisogna accertarsi di quanto il gatto sia sovrappeso rispetto alla media della propria razza. I motori di ricerca online sono un ottimo mezzo per trovare tutte le informazioni in merito. Questo ovviamente non sostituisce una visita dal proprio veterinario che grazie alla sua esperienza potrà fare una valutazione generale del nostro gatto e del suo stato di nutrizione. Dopo aver calcolato lo stato di nutrizione del proprio micio si deve tener conto che di solito questo è da ritenersi obeso se il suo peso supera del 40% quello del suo peso forma.
Come combattere l’obesità del gatto?
Perdere peso non è facile. Per avere successo sono necessari un’alimentazione giusta, abitudini alimentari corrette e esercizio fisico regolare.
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Esercizio:
Un gatto obeso ha bisogno di almeno 10-20 minuti di moto al giorno per iniziare a perdere peso. Per fortuna la natura giocosa del micio renderà l’operazione molto semplice. È possibile intrattenerlo con giochi o con altri oggetti per lui allettanti, come piume, fili o laccetti o con qualsiasi altra cosa che catturi la sua attenzione. Molti mici amano anche inseguire una fonte di luce, come quella emessa per esempio da una piccola torcia elettrica, che voi potrete muovere sul pavimento e sulla parte inferiore delle pareti in una stanza leggermente buia. Spostare la ciotola più in alto, o in un anfratto nascosto della casa, costringerà il felino ad arrampicarsi o saltare per raggiungere le leccornie che desidera. L’obiettivo è quello di far sì che il gatto sia attivo.
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Dieta:
Uno dei fattori più determinanti per l’obesità del gatto è come il cibo viene somministrato. Ciotole sempre ricolme, croccantini sempre accessibili. Bisogna stabilire orari precisi per la somministrazione del cibo. Le porzioni vanno progressivamente diminuite, ma non eliminate del tutto, e sulle qualità dei nutrienti va contattato sempre il veterinario. Molte ditte mangimistiche hanno messo in commercio diete in crocchette e scatolette per favorire la perdita di peso. Queste diete hanno un basso apporto di calorie e quindi di grassi che ne sono la loro maggior fonte.
Obesità del gatto sterilizzato
Come abbiamo già spiegato qui, la sterilizzazione agisce sull’azione degli ormoni sessuali ma anche sul metabolismo di tutto il gatto. Alcuni soggetti sterilizzati presentano una modesta diminuzione dell’ormone tiroideo. Poiché questo ormone regola il metabolismo di un soggetto, la sua diminuzione provoca un abbassamento dell’attività metabolica con conseguenze diverse. L’unico cambiamento tangibile è il fabbisogno calorico che può diminuire del 5 – 10%. Questo non si traduce necessariamente in sovrappeso, ma se dopo l’intervento di sterilizzazione si continua a somministrare una dieta con lo stesso tenore calorico il rischio di andare incontro all’obesità del gatto è concreto.
Noi consigliamo sempre di tenere attivo il gatto con giochi nascosti in tutta la casa. Un gatto vivace sarà raramente un gatto in sovrappeso!