Hai appena acquistato un acquario? Cerchi dei pesci per il tuo acquario che diano colore e suscitino ammirazione? Allora non puoi non prendere in considerazione uno dei più bei pesci d’acquario presenti sul mercato: il Betta Splendens. Un carattere forte e unico, spiccatamente territoriale con i conspecifici ma assolutamente tranquillo con altri pesci. Un vero splendore per l’acquario.
Ma andiamo a conoscere nel dettaglio il Betta Splendens
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Betta Splendens, il Combattente
Questa specie è originaria del Sud-est asiatico, particolarmente diffusa nel bacino idrografico del fiume Mekong (Thailandia, Cambogia e Laos), anche se negli ultimi anni si è diffuso anche in altre località, per lo più in modo accidentale.
Il suo habitat naturale è costituito da acque stagnanti, risaie, canali, laghi o altri ambienti con correnti deboli anche se poco ossigenate. Infatti come tutte le specie della famiglia Osphronemidae è in grado di respirare ossigeno direttamente dall’aria, attraverso un organo chiamato labirinto. Respirare dall’aria, esattamente come facciamo noi!
Questo lo rende straordinario, almeno quanto la sua livrea.
Le larghe pinne dorsali, ventrali e caudali, gonfie di orgoglio. I colori sgargianti e lo sguardo minaccioso. tutte queste caratteristiche fanno di questo pesce un elemento unico e veramente straordinario.
Ma le caratteristiche particolari di questo bellissimo pesce non finiscono qui: è particolare nel corteggiamento e nell’accoppiamento; ha un carattere decisamente “robusto”; i maschi di questa specie combattono tra loro fino alla fine, tanto da meritarsi il nome di Pesce Combattente.
Il Betta in natura
Il betta in natura si presente con un corpo robusto ed affusolato. Il maschio è più compresso ai lati mentre la femmina è più tozza; la bocca si situa in posizione superiore, tipica dei pesci che occupano la parte superficiale della colonna d’acqua. Possiede tre pinne impari (dorsale, caudale ed anale) e due pari (due ventrali e due pettorali).
Il dimorfismo sessuale è piuttosto evidente grazie al pinnaggio, più sviluppato nel maschio rispetto alla femmina, anche nella versione a pinne corte (Plakat). Il Plakat, betta a pinne corte, a volte è molto simile alla femmina al punto da rendere complicato distinguerli. In questo caso la presenza di un piccolo puntino bianco leggermente prominente dietro l’attaccatura delle pinne ventrali, l’ovopositore, è segno che si tratta di una femmina.
Altre piccole differenze risultano determinanti per distinguere il maschio Plakat:
- le pinne ventrali sono più lunghe nel maschio rispetto alla femmina
- la pinna anale nella femmina è di forma rettangolare, nel maschio assume una forma trapezoidale.
Nella livrea originaria l’esemplare maschio ha la testa nera, corpo verde blu metallico e pinne rosse con riflessi blu-verdi metallizzati, mentre la femmina ha un colore di fondo bruno sabbia, riflessi metallici e due fasce orizzontali bruno rossastre più o meno visibili.
Le dimensioni variano dai 5 cm (per le femmine) fino a 6–8 cm per i maschi, secondo l’estensione delle pinne.
Incroci e allevamento intensivo hanno generato una varietà di esemplari vastissima, policroma e dalle grandi pinne a velo, alimentando il mercato internazionale di questo splendido pesce.
La sua marcata territorialità in ambiente confinato com’è quello di un acquario, rende impossibile la convivenza di due esemplari maschi. Si scatenano combattimenti mortali che hanno fruttato a questo pesce il nome di Combattente. Si pensi che in Thailandia viene utilizzato in ambiente confinato per combattimenti e scommesse. Purtroppo accade spesso che a morire non sia solo l’esemplare perdente ma anche il vincitore, a causa dello stress del combattimento.
Fortunatamente noi acquariofili appassionati, amiamo questo pesce principalmente per le altre sue caratteristiche, dal nido di bolle all’abbraccio con la sua partner, passando per le sue coloratissime pinne.
Riproduzione
Il Betta in natura si riproduce di norma nella stagione delle piogge, perchè l’ingrossarsi dei corsi d’acqua porta nuova fauna, comprese le femmine. Il maschio comincerà quindi a costruire il caratteristico nido di bolle, tipico degli Anabantidi. Un nido formato da bolle di saliva accuratamente attaccate tra loro e ancorate a qualche pianta galleggiante.
Chi ha avuto in vasca un Betta Splendens ha certamente visto schiuma superficiale, con tante piccole bollicine.
Fatto il nido, il primo passo è compiuto. Il secondo sarà conquistare la femmina esibendo in tutta la sua bellezza la propria livrea e le proprie pinne, nel tentativo di condurre sotto al nido la femmina. Tentativo a volte non privo di aggressività, tanto che si suggerisce di fornire numerosi nascondigli alla femmina per proteggersi dall’aggressività del maschio. Ma una vota conquistata, parte il corteggiamento vero: il maschio abbraccerà la consorte girandola in posizione supina e insieme cadranno in una specie di trance. In seguito a questi abbracci la femmina comincerà a rilasciare le uova, e il maschio lo sperma per fecondarle.
Ma tutto il lavoro poi sarà del maschio. Raccoglierà le uova cadute a terra per riporle nel nido. Si preoccuperà di mantenerlo in buone condizioni, eliminando le uova ammuffite o non fecondate e veglierà sulle larve fino a che, liberate dal sacco vitellino, cominceranno a nuotare liberamente.
A quel punto il maschio potrebbe predare i neonati, quindi è un momento particolarmente delicato, soprattutto in vasca. Potrebbe essere opportuno spostare temporaneamente il maschio per preservare la prole.
Accade spesso nel mondo dell’acquariofilia che la riproduzione sia una vera e propria avventura, ricca di particolari da raccontare. In questo caso è veramente un racconto affascinante, che vale la penda di vivere di persona almeno una volta.
Il Betta in commercio
Come accennato sopra, in commercio vi sono numerose varianti di Betta Splendens, tutte belle ed apprezzabili, ciascuna con caratteristiche particolari legate principalmente alla forma e dimensioni delle pinne, oltre che ai colori, vari e sempre sgargianti.
Le varianti più diffuse sono:
Betta Splendens Crown Tail, con la pinna caudale sfilacciata in tante punte simili a quelle di una corona
Betta Splendens Half Moon, una mezza luna formata dalle pinne caudale e dorsale
Betta Splendens Full Moon, la pinna dorsale, caudale e ventrale formano un cerchio quasi perfetto, tanto da sembrare una luna piena
Betta Splendens Double tail, con una pinna caudale doppia
Betta Splendens “Dumbo”, con pinne laterali a velo grosse e simili a delle “orecchie di elefante”
Conclusioni
Per gli acquariofili che ci sono già passati ma soprattutto per quelli che ancora non hanno sperimentato, spero di aver suscitato quella briciolo di curiosità per spingervi a provare. Sfogliate Google e troverete decine di immagini di Betta Splendens mervigliosi, mai uguali tra loro e dai mille colori. Non mancate l’allevamento di questa piccola meraviglia, perchè con tutte le sue sfaccettature vi darà grandi soddisfazioni.